La congiuntura economica, amplificata dal blocco di molte attività lavorative e commerciali a seguito della nota pandemia, ha comportato l’esponenziale aumento del contenzioso avente ad oggetto il recupero dei crediti maturati a vario titolo.
Lo Studio Logoluso ha sviluppato anche in questo ambito un’importante esperienza soprattutto da un punto di vista processuale, ottenendo risultati lusinghieri e di assoluto rilievo.
La conoscenza degli strumenti processuali, con particolare riferimento alle procedure esecutive, consente infatti di “aggredire” in modo efficace il patrimonio del debitore, garantendo al creditore il soddisfacimento delle proprie pretese.
Prima di avviare qualsivoglia azione o iniziativa giudiziaria mirata all’eventuale recupero del credito è fondamentale verificare preliminarmente se il debitore possiede beni mobili, immobili o disponibilità finanziarie aggredibili.
In caso contrario il rischio, o quasi certezza, è quello di sottoporre il cliente ad un “inutile” esborso di somme di denaro, a titolo di spese legali e di giustizia, che non fanno altro che aggravare un “passivo” già esistente.
Un’azione giudiziaria in danno di un debitore “nullatenente” finisce per risultare dannosa e frustante e come tale da evitare.
Al fine di effettuare ricerche preventive di disponibilità immobiliari o finanziarie si è rilevato particolarmente utile ed efficace il ricorso a preventive indagini finanziarie, a mezzo agenzie investigative specializzate.
Dette indagini rappresentano lo “spartiacque” nella prospettiva dell’avvio o meno di un’azione legale, che, in assenza di certezza o quanto meno elevata probabilità recuperatoria, va assolutamente evitata.
